La Riattaccata |
Saturday 28 June 2008 | |
Di Alpha Papa La riattaccata è una manovra di sicurezza che viene eseguita qualora l’avvicinamento per l’atterraggio presenti delle situazioni tali per cui è obbligatorio o consigliabile interrompere la discesa ed effettuare nuovamente un circuito per ripresentarsi all’atterraggio.
La riattaccata non è una
condizione di emergenza ma una manovra che, in tutta sicurezza,
risolve un’anomalia ben prima che si crei un contesto
critico, di potenziale pericolo o di reale emergenza.
- E’ obbligatorio riattaccare qualora la pista o il tratto finale dell’avvicinamento non siano liberi; questo può avvenire per una serie di circostanze:
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- E’ altresi obbligatorio riattaccare quando richiesto dall’ente di controllo del traffico aereo (Torre o Controllo di Avvicinamento).
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- Infine, qualora il pilota giudichi necessario riattaccare perchè ritiene più sicuro effettuare un circuito e ripresentarsi per l’atterraggio.
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La riattaccata è una manovra composta di due fasi distinte, eseguite in sequenza una volta presa la decisione:
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Una volta presa la decisione di riattaccare (1), si avvertirà una variazione di assetto dell’aereo, come se riprendesse a salire e i riferimenti visivi ci confermeranno un’interruzione della discesa; contemporaneamente a questo sentiremo il regime dei motori passare dal minimo alla piena potenza ed una progressiva accelerazione (2). Mentre l’aereo riguadagna quota, sentiremo rientrare il carrello e, se il finestrino ci permette la visuale sulle superfici di comando dell’ala, vedremo i flap rientrare, spostandosi dalla posizione di atterraggio a quella di decollo (3). La retrazione del carrello e dei flap migliora il rendimento aerodinamico del velivolo, consentendo quindi di prendere quota e velocità per passare ad una salita (4) simile a quella di un normale decollo. A differenza di un normale decollo, però, l’aereo deve effettuare una manovra intorno all’aeroporto per ripresentarsi all’atterraggio. Attenzione: dopo una riattaccata può capitare di non atterrare subito ma di continuare a percorrere il circuito intorno all’aeroporto; normalmente questa prolungata permanenza in aria è dovuta al fatto che mentre il nostro aereo riattaccava, altri traffici hanno avuto la precedenza (per il decollo o l’atterraggio). La salita quindi sarà presto interrotta per tornare in volo livellato (5) e si sentiranno i motori scendere di regime (il circuito aeroportuale si effettua a velocità ridotta). Mentre l’aereo effettua le virate necessarie per effettuare il circuito, i flap ed il carrello verranno nuovamente estratti per il successivo atterraggio.
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La riattaccata, in definitiva, non è nient’altro che un atterraggio che si trasforma in un decollo.
A cura di AlphaPapa
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